È importante fin dalla nascita poter individuare precocemente le patologie che possono alterare la formazione d’immagini, compromettere il normale sviluppo dell’apparato visivo e, nell’età scolare, interferire con i processi di apprendimento del bambino.
Le tappe fondamentali dei controlli oculistici nei bambini sono:
- entro il primo anno di vita per la valutazione delle patologie più gravi come la cataratta congenita, il glaucoma congenito, lo strabismo e il retinoblastoma, un tumore che colpisce i bambini nei primi due anni di vita;
- tra i 24-36 mesi di vita per valutare se è presente l’ambliopia, il cosiddetto "occhio pigro" (ne soffre il 2-3% dei bambini sotto i 5 anni) ed intervenire precocemente per permettere un corretto sviluppo dell’acutezza visiva;
- tra i 5-6 anni, di fondamentale importanza, prima di iniziare la scuola, in quanto i vizi di refrazione (miopia, ipermetropia ed astigmati-smo) o i difetti muscolari (strabismo) non corretti possono interferire notevolmente con l’apprendimento scolastico.
Prima della scuolaL’impegno psicofisico che il bambino mette in atto a scuola è notevole e l’efficienza visiva è fondamentale per ottimizzare questi elevati consumi di energia. I genitori debbono saper cogliere alcuni segnali che possono venire direttamente dal bambino o indirettamente dagli insegnati e compagni di classe. Ad esempio l’anomala posizione del capo che è piegato lievemente da un lato o la tendenza di portare il capo indietro alzando il mento o al contrario verso il basso, oppure impugnare con forza eccessiva la matita e mettere il foglio in posizione obliqua; segnali indiretti sono riportati dagli insegnati a cui spesso il bambino chiede cosa c’è scritto alla lavagna.
Bambini con difficoltà di apprendimento devono eseguire una visita oculistica prima d’intraprendere percorsi che evidenziano problematiche più complesse come la dislessia o deficit dell’attenzione.
La visita ortotticaTutti i piccoli pazienti vengono visitati da un ortottista che esegue alcuni test in maniera sempre divertente e coinvolgente per valutare la muscolatura che muove gli occhi, le vergenze fusionali, la convergenza e stereopsi.
Il bambino poi viene controllato dall’oculista per completare la vista.
Se necessario vengono prescritti occhiali ed esercizi da eseguire a casa o in studio e dati alcuni suggerimenti ai genitori.
Come preparare il bambino alla visitaConsiglio di preparare psicologicamente il bambino prima della vista oculi-stica in modo che non la viva come un momento di stress, spiegandogli che i dottori faranno con lui dei giochi con disegni e luci, che sarà divertente e non doloroso e che si metteranno delle gocce negli occhi che dilateranno le pupille (cicloplegia per esaminare la retina e permettere di misurare accu-ratamente i difetti di refrazione - miopia, ipermetropia ed astigmatismo). Un atteggiamento positivo aiuta a creare un rapporto di fiducia tra il bambino, i genitori e l’oculista con il suo staff per i futuri controlli. Si consiglia di mantenere una frequenza annuale anche in caso di vista normale poiché l’occhio del bambino si modifica costantemente come il resto del corpo.
Nel caso venissero prescritti occhiali o lenti a contatto è importante che sia-no utilizzati costantemente.
Miopia, astigmatismo, ipermetropia associate ad eventuale strabismo van-no seguite dall’oculista con maggiore frequenza per ottimizzare lo sviluppo visivo e quello dell’apprendimento scolastico.